Raine e l'abbandono di slange

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Ghadia
view post Posted on 18/1/2011, 01:28




RAINE §Esterno)F.U.(§ Corre. Corre come le accade di rado,corre come le accade talvolta. Lo fa perchè la sua ricerca è quasi impellente. Come può vivere senza respirare? Come può esistere senza colui per il quale esiste? Tiene nel ricordo ogni sua >>
RAINE pergamena, non sa nemmeno il suo nome. Non le importa. Non conosce nemmeno il rimorso per ciò che ha fatto, subito e vissuto. Corre in avanti, perchè non è da lei, non è per la Valchiria restare ferma o tornare >>
RAINE indietro. Stride nella sua mente l'orgoglio, seppellito da un amore malato e malsano, da un legame che sta oltre il pensiero, nel sangue, nel corpo. E' lui che le scorre nel cuore. E' il suo metabolismo assuefatto a quel Bacio d'ombra, che ha>>
RAINE l'odore della morte. Non è mai stata più sola come ora. Il Custode non lo sente da così tanto che un varco si apre in una mente che un tempo era una fanciulla, in un corpo che un tempo era di donna e ora è schiavo dei sensi, su occhi che un>>
RAINE tempo erano all'alba ora c'è il tramonto. Lei è sola. E il Custode dei segreti vuole forse portarli tutti oltre la bara, nel suo silenzio. L'armatura leggera non le dà impaccio, sfrutta della corsa la forza del suo corpo, le spade scintillano>>
RAINE ai fianchi, non si arrende, si abbatte quasi contro il portone come una rondine stanca del lungo viaggio. Di schiena a questo ansima, ansima e respira.

RAINE §Esterno->Interno)F.U.(§ Il portone che un tempo le costava tutta la sua forza ora cede al tocco delle braccia della guerriera. Ma lo sguardo non l'ha perso il suo terrore reverenziale. Al cospetto dell'unico dio del suo mondo in cui creda, >>
RAINE dell'unico potere assoluto, non può che chinare il capo la Valchiria. Persino dove il suo signore non c'è e solo tutto è tenebra. Trattiene il fiato. Qualcosa sussurra. Qualcuno. Qualcosa. Non c'è nulla in quel buio che occhi di donna non sanno>>
RAINE penetrare mai. Tastando le pareti raggiunge una delle poche rade torce, accesa. La toglie dal cerchio ove è posta, la prende in mano. *Mio Signore?* domanda cieca al buio dai mille occhi.


RAINE §Sala nera)F.U.(§ Il petto le sembra pesante più che mai. Cos'è quel nero macigno? Non è tanto dolore in grado di ucciderla? Il suo corpo serba quelle cicatrici. Un taglio lungo lungo percorre bianco, rimarginato, dall'anca sinistra a sotto il>>
RAINE seno, rischiò quasi di tagliarle il petto. Macstar è il nome di quel taglio. La spada degli Asgardiani quella spada, non quella di fuoco. Lo ricorda bene. E quell'arma ce l'ha ancora, fra le sue. La sua prima, vera, spada. Sfiora quel punto >>
RAINE sotto l'acciaio come se lo sentisse. E poi la cicatrice sul mento, quella sottilissima e guarita del demarsia, quel veleno che le ha ricordato come ogni vittoria abbia un prezzo, più alto quanto è il valore della stessa. Ha bene imparato da >>
RAINE Cornero la lezione. L'ha imparata bene. E le sue mani....tocca quei segni chiari sui palmi, vistosi. Per Atropo quanto li ha odiati! Odiati e odiati perchè lei era una donna...e la sua bellezza si infrange su quei segni bruschi e dolenti. Solo >>
RAINE l'Inquisitore ebbe la delicatezza di curarglieli, come dimenticare? Il primo su quelle terre a cui lei abbia narrato il passato. Ebbene si ricorda ogni dolore, ogni ferita, ogni bruciatura ogni veleno. Ma non ha mai provato così tanto dolore>>
RAINE come per questo che si dica sia amore. Malsano. Malato. Inquinato. Iniquo. Forse neppure minimamente contraccambiato. Che le dà odio per sè invece che verso costui. Ma il dolore di questo non si cancella mai. Neanche ora. Mai ha provato nulla >>
RAINE di così terribile.


RAINE §Sala nera)F.U.(§ Dov'è l'unico approdo sicuro, dov'è il suo sorriso? Gli ha affidato qualcosa, il suo portafortuna, perchè possa tornare a lei, quasi legato da quello. Quasi gliel'ha dato per obbligarlo a tornare. Oh tutti l'hanno abbandonata,>>
RAINE al suo fianco c'è solo l'ombra della morte, che pure non arriva. Dov'è chi gliela saprà donare? Da quanto attende. Quando lo vedrà glielo dirà....*Ti ho aspettato tanto...* sussurra come se parlasse con il Custode, che per qualche ragione oscura>>
RAINE le rievoca sia l'amore sia la morte e i sentimenti che prova per la Mietitrice. *Mio signore...* sussurra ancora, stavolta come se lo vedesse innanzi a sè, percorrere le oscure scale, apparire dalle ombre, o chiamarla nella mente, chiamarla a>
RAINE sè...come fa spesso, con quel suo irriverente tono, con quegli aggettivi che sono insulti, ma che per lei sono meglio d'ogni parola d'amore. Un istante basta per camminare in avanti e sul ghiaccio. E il ghiaccio sottile del suo cuore si incrina.>>
RAINE Dov'è? Il panico si avvicina. Rischia di investirla....Cerca disperata di resistervi, di restare lucida. No, non vorrà vedermi perchè devo averlo offeso in qualche modo. In qualche modo devo aver fatto qualcosa di male. Non mi vorrà vedere per >>
RAINE punirmi. Forse è molto stanco e sta riposando, il gelido corpo nelle stanze di sopra. Forse è lì che ride di me. Oppure è una prova...una prova di fiducia, per vedere come reagisco....Deve esserlo. Devo restare calma...(//Volontà ferrea liv.2).>>
RAINE Questo si dice. Cos'ha fatto di imperdonabile?


RAINE §Sala nera-gradini)F.U.(§ Malgrado la paura si impone di salire le scale. Malgrado tremi il suo corpo di guerriera che non ha tremato innanzi all'Inquisitore, innanzi a Belsatan, nè innanzi a Valarmath. Che non ha tremato innanzi ai signori di>>
RAINE quelle terre, che non ha neppure sussultato alla presenza di Kubren o del demone Alamrok. *Sono tua...sempre, ora e sempre...prendimi fra le tue braccia....* lo invoca sempre più disperata. E' sciocca, sciocca come ogni amante, che non sa sia >>
RAINE solo il suo un timore infondato, questo cerca di dirsi. Hai paura ma non c'è nulla. Lui è invincibile. Lui è inarrivabile. Lui è come nessuno può essere e mai sarà. Devi fidarti (//Volontà ferrea liv.2). Si impone la lucidità. Vuole credere. >>
RAINE Vuole restare salda. Non può certo presentarsi in lacrime innanzi a lui quando arriverà la sua voce, come una bambina. Lei è la sua forza, lei è il suo strumento migliore, l'unico di cui abbia bisogno. Sale i gradini, piano all'inizio. Poi quasi>>
RAINE irrefrenabile è l'impulso. Il ghiaccio è incrinato. Corre, corre su per quei gradini, corre verso la cima della torre oscura. Dell'obelisco dei segreti, della mistificazione, della notte.

RAINE §Sale-gradini)F.U.(§ Primo piano. Sala rossa. Silenzio. Non che se lui voglia non farsi udire per lei sia possibile sentirlo ma....nulla. Nulla. La sala rossa è vuota come un corpo dissanguato. Per antonomasia è rossa come sangue eppure>>
RAINE vuota di colui che se ne nutre. Gli Incubi stanno svanendo. Chi mai direbbe che ne ha sentito la mancanza? Eppure...*Custode...?* c'è un'ombra di panico nella voce. Non può sopportarlo. Sta salendo e le viene in mente che sarebbe saggio >>
RAINE uccidersi per punirsi di ciò che deve aver fatto per averlo perduto. E' tutta colpa sua...Ma in realtà la sua parte razionale che si sforza di comprendere le dice che non può essere così...Lupo...serpente...Ulv Slange è nella sua mente come >>
RAINE un incubo ricorrente. Biblioteca. Corridoio. Ne prova la porta, scuote la maniglia. Chiusa. Un vero senso di claustrofobia in quel posto chiuso, mentre l'aria va diradandosi. L'antica torre sembra deserta. Stanze che mai ha visitato, che >>
RAINE chiedono del sangue un pegno. Sale ancora. Non è lì. Stanza in cima. Non ha il coraggio di aprirla. L'aria è rada...quasi opprimente. Una volta le chiese di dormire con lui, nuda sul suo corpo per lasciare su di lui quell'odore femmineo. Ma >>
RAINE ora cosa troverebbe dietro la porta? Posa la mano sulla maniglia. Resiste all'affanno, resiste all'aria rarefatta. Non resiste altrettanto facilmente al terrore. (//Volontà ferrea liv.2). Ci prova solo. Dovrebbe aprire per sapere. Ma per la>>
RAINE prima volta nella sua vita la Valchiria lascia che il terrore vinca sulla curiosità. Non vuole saperlo. Non può sopportarlo. La mano scivola lentamente giù dal pomello della maniglia. Si volta.....per correre indietro, giù per le scale, giù >>
RAINE per i gradini e tornare alla sala deserta, poi alla luce falsa del sole. Perchè nel suo cuore è tenebra che quel raggio non potrà mai illuminare...
 
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